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domenica 16 agosto 2015

 
 
Poiché ci definiamo intelligenti,
anche se forse
con motivi poco fondati,
noi tentiamo di
 considerare l’intelligenza
una conseguenza
inevitabile dell’evoluzione,
invece è discutibile che sia così.
 I batteri se la cavano
 benissimo senza, e ci
sopravvivranno, se la
 nostra cosiddetta
 intelligenza ci indurrà
 ad autodistruggerci
 in una guerra nucleare.

 Stephen Hawking
 

Sempre in fondo al mare

 

Che fantasia i primi esseri

 
 
 
 
 
Dove si parla dell'aumento demografico nel fondo dell'oceano, della nascita di forme sempre più strane e bizzarre, dalle spugne alle meduse, fino all'utilizzo di gusci, conchiglie e corazze. Ormai la natura sbriglia la propria fantasia. 
 
 


 
15-Riproduzione


 
 
Cerchiamo di scoprire il trucco di quel gioco di prestigio che permette ad una cellula di dividersi in due riproducendosi, cioè in due cellule figlie simili alla cellula madre. Abbiamo già visto che il DNA, quel filamento che nelle nostre pseudo cellule si trovava raggomitolato in una regione del citoplasma, ma che nelle future cellule sarà gelosamente nascosto all’interno del nucleo (la cassaforte di famiglia), è formato da due filamenti disposti come una doppia spirale ad una certa distanza l’una dall’altra, e costituite da alcune molecole di sostanze chimiche. Queste due spirali sono tenute insieme tra loro mediante le basi (adenina, citosina, timina e guanina) le quali a loro volta sono composte di aminoacidi. Le basi hanno una disposizione caratteristica a due a due e si ripetono lungo tutta la catena del DNA in modo caratteristico per ogni singola cellula o essere vivente. Ogni base è legata alla base che le sta affianco mediante un legame molto debole e quindi soggetto, in particolari condizioni a sciogliersi. Da recenti studi sembra che la Timina possa legarsi solo con l’Adenina, mentre la Citosina possa legarsi solo con  la Guanina. Il risultato della dissoluzione di questi legami sarà la separazione di queste due spirali, ciascuna delle quali sarà formata da un filamento a cui è legata una serie di basi. Per avere una idea più concreta immaginiamo una chiusura lampo che si apre; magari questa chiusura invece di avere tutti i dentini uguali, possiede quattro tipi di dentini disposti in maniera alternata e apparentemente casuale; ogni dentino infine potrà incastrarsi di nuovo soltanto con uno degli altri tre tipi di dentini.



www.unitus.it divisione di una cellula
Una volta separati i due pezzi di questa ipotetica chiusura lampo, volendola ricomporre, bisognerà utilizzare una sequenza di dentini perfettamente identica a quella della metà separatasi in precedenza. Infatti ciascun filamento di DNA, servendosi di alcune strutture in grado di sintetizzare le molecole necessarie, andrà a completarsi di nuovo accostandosi e legandosi ad una sequenza di proteine, con relativo filamento, identica a quella dalla quale si è separata. Si sarà ricostituito, pertanto, un doppio filamento identico a quello di origine. Anzi a questo punto i doppi filamenti di DNA saranno due, perfettamente identici tra loro e al doppio filamento originario. L’uguaglianza consisterà nel fatto che si avrà una sequenza di basi identica. Ed è proprio la sequenza di queste basi ad essere responsabile dei caratteri di quella cellula e dei futuri organismi viventi.


arispertoblogspot.com

Le due nuove catene a doppia elica si allontaneranno tra loro, all’interno del citoplasma e provocheranno l’allungamento del corpo della cellula la quale assumerà una forma allungata, simile ad una nocciolina, un poco schiacciata al centro. Questo schiacciamento si evidenzierà sempre più fino a determinare una evidente strozzatura con la conseguente formazione e separazione delle due nuove sferule. E’ in questo modo che miliardi di miliardi di esseri primordiali hanno cominciato a moltiplicarsi e a popolare le acque del nostro pianeta, adattandosi e differenziandosi nel corso di tempi lunghissimi.



 

16-Mangia mangia



 

Durante il Cambriano i mari sono popolati da macchine perfette, molto fantasiose nelle forme, ricche di invenzioni biologiche, capaci di affrontare le sfide in un ambiente sempre più competitivo. Si stanno evidenziando nella struttura profonde differenziazioni tra i vari segmenti del corpo: una testa con occhi e bocca, degli arti, un corpo, addirittura un abbozzo di spina dorsale. E’ la specializzazione di gruppi cellulari che si accentua sempre più con l’unico intento di tendere ad una competitività sempre maggiore. E’ grazie alla cooperazione tra gruppi cellulari diversamente specializzati che possono nascere funzioni e organi che da soli sarebbero incapaci di sopravvivere, ma che, inseriti in un sistema interconnesso, offrono prestazioni utilissime per la sopravvivenza dell’insieme: il movimento con i muscoli, la percezione con il sistema di fibre nervose, la digestione con stomaco e intestino, la depurazione con i reni, la replicazione con gli organi genitali. Insomma la singola cellula non deve più procurarsi il cibo da sola, perchè c’è qualcun altro che glielo procura, lo raccoglie, lo digerisce, lo porta a domicilio attraverso il sistema circolatorio e alla fine ne elimina anche gli scarti. Una volta risolto il problema del nutrimento e quindi della capacità di svolgere quei processi biochimici necessari alla sopravvivenza dell’organismo in toto, la singola cellula si è vista garantita anche l’immortalità, in quanto gli organi sessuali si sono assunti il compito di perpetuare, attraverso il meccanismo della riproduzione, il codice genetico di quella cellula nelle future generazioni. Paradossalmente, però, l’immortalità del patrimonio genetico cellulare, che si trasferirà di generazione in generazione dando origine sempre ad esseri simili, nell’ambito della stessa specie, coincide con la nascita della morte dell’individuo. Non è più una cellula che si divide in due dando origine a cellule perfettamente identiche alla cellula progenitrice; l’individuo ha delegato alle cellule degli organi sessuali il compito di dare origine ad individui di una nuova generazione, con lo stesso patrimonio genetico della generazione precedente.




Tutto ciò a prezzo della morte di quegli esseri non più in grado di riprodursi, al termine del loro ciclo vitale. Dalle descrizioni sommarie dei mari e della fauna che in quei tempi popolava i fondali, ci siamo fatti l’idea che, allora come ora, doveva essere intensa l’attività degli animali predatori. Tenendo fede al detto che “pesce grosso mangia pesce piccolo” ed essendo primordiale l’istinto di inglobare all’interno del proprio organismo del cibo e cioè materiale organico digeribile, doveva per forza di cose essere tutto un mangia mangia. A questo processo di inevitabile autodistruzione cui la fauna marina sarebbe andata incontro, con la progressiva scomparsa di predati e predatori, la natura ha posto rimedio con la riproduzione che, già da allora consentiva ad ogni essere di dare origine a un numero enorme di nuovi esseri. C’è sempre stato, pertanto, cibo in abbondanza nei mari del grazie allo stratagemma della enorme quantità di esseri capaci di venire al mondo da un solo essere. E’ così assicurato il pranzo per tutti ed una cospicua discendenza.





17-Spugne



 

Il primo esempio di esseri viventi pluricellulari formato da colonie di cellule che si sono messe insieme grazie alla cooperazione e alla specializzazione, è dato dalle spugne che ancora oggi, del tutto simili a quelle di allora, popolano i mari. Questi esseri viventi che, primi nella storia della evoluzione, raggiungono una grandezza che sta nell’ordine dei centimetri, sono composti da un tessuto rigido di carbonato di calcio che ha funzione di scheletro, e da un tessuto molle e gelatinoso che ha funzione di tessuto connettivo. Quest’ultimo si compone di cunicoli e canali che si intrecciano tra loro in modo inestricabile e che comunicano con l’esterno attraverso dei pori disposti sulla parete. Attraverso questi pori la spugna filtra grandi quantità di acqua grazie ad un “risucchio” determinato dal continuo movimento dei flagelli di alcune cellule interne; in questo modo esse inglobano cellule vaganti e particelle organiche che diventano cibo. Questo cibo, dopo essere stato lavorato dalle cellule flagellate, viene poi inglobato da altre cellule che si incaricano di trasportarlo attraverso i cunicoli e quindi espellerlo sotto forma di rifiuti. Altre cellule poi, hanno il compito di far  riprodurre la struttura di cui fanno parte dando origine ad un nuovo essere. Pur nella sua semplicità la spugna ci lascia intravedere la complessa organizzazione cellulare che sta alla base della composizione di un essere pluricellulare organizzato: colonie in cui ogni gruppo di cellule ha un suo compito e, quindi, una specializzazione.



spugna


Un vero esempio quindi di essere vivente in cui si sia sviluppata la cooperazione e la specializzazione. Due invenzioni che da adesso in poi saranno utilizzate da tutti gli esseri viventi. Sebbene le spugne siano un binario morto della evoluzione, nel senso che non hanno dato origine ad alcuna discendenza complessa e sono rimaste sempre le stesse per settecentomila anni fino ad oggi, esse sono un primo esempio di duttilità e plasticità delle proprie cellule che sarà alla base delle future specializzazioni cellulari negli organismi più sviluppati. In questi esseri marini, infatti, una qualsiasi dei miliardi di cellule che la compongono sarebbe in grado di staccarsi dal resto del corpo e dare origine ad altre cellule identiche per formare una nuova spugna  con le stesse caratteristiche della precedente, ma nello stesso tempo strutturalmente organizzata in maniera diversa. In futuro invece, come vedremo, la riproduzione sarà totalmente diversa. Non tutte le cellule saranno in grado di dare origine ad altri esseri, ma ci saranno quelle deputate a questo scopo, secondo un meccanismo sofisticato che con il tempo andrà affinandosi.



 

18-Meduse



 

A molti sarà capitato di imbattersi, camminando a piedi nudi sulla spiaggia, in una medusa e di schivarla istintivamente, pur sapendola morta, ma consci della pericolosità di questo essere nel suo ambiente naturale. Ebbene questo essere dalla struttura biancastra e dalla consistenza molliccia  avremmo potuto incontrarlo anche  camminando, per assurdo, sulle spiagge di 600 milioni di anni fa. I mari di allora erano molto popolati da questi esseri a forma di ombrello che vivevano negli strati superficiali e quindi potevano facilmente essere sospinti dal moto ondoso sulla spiaggia. E’ la prima forma di vita a sbarcare sulla terraferma, anche se in  maniera anomala. Le meduse, sono a forma di ombrello, presentano sul bordo le famose cellule urticanti, capaci di secernere un liquido in grado di uccidere piccole prede. Dal bordo dell’ombrello partono dei filamenti, mentre dal centro pendono i tentacoli che circondano l’orifizio buccale. La sua trasparenza lascia intravedere la struttura interna; diversamente dalle spugne, le meduse presentano una struttura molto ben organizzata ed è composta da setti e filamenti disposti in una perfetta simmetria raggiata nell’ambito della quale fanno la loro comparsa delle cellule che sono responsabili delle contrazioni dell’ombrello, dei tentacoli e dei filamenti disposti sulle cellule urticanti. Sono le prime cellule nervose e costituiscono il primo abbozzo di sistema nervoso che, per ora avrà il compito di permettere alla struttura di reagire agli stimoli esterni con contrazioni adeguate.






Non siamo più di fronte ad un essere che, come la spugna, semplicemente filtra l’acqua, inglobando tutto ciò che passa di organico nei paraggi. Le meduse usano le cellule urticanti e i filamenti per tramortire la preda, avvicinarla alla bocca con i tentacoli e ingerirla trasformandola in proteine, grassi e zuccheri. Come si può intuire esiste già una serie di movimenti finalizzati allo scopo di nutrirsi che richiedono un coordinamento d’insieme. Altra specializzazione che comincia ad evidenziarsi in maniera sempre più efficace, è quella delle cellule sessuali deputate alla riproduzione. Non più soltanto una semplice cellula che si stacca dal corpo per dare origine ad un altro organismo identico. La medusa è fornita, infatti, di testicoli ed ovaie, due semplici sacchetti o protuberanze che contengono cellule riproduttive maschili e femminili, che, espulse all’esterno, si incontreranno per dare origine a nuovi esseri. Per il resto la medusa non ha organi: oltre a cellule sensibili di tipo pseudo nervoso e ai primordiali organi riproduttivi, essa possiede dei muscoli in grado di contrarsi per reagire agli stimoli esterni e per procedere dentro l’ambiente acquoso. Non ha apparato circolatorio, respiratorio o escretore, cioè polmoni, cuore, intestino, nè cervello. Tuttavia la sua respirazione avviene, attraverso una membrana, facendo entrare ossigeno e uscire anidride carbonica. Come si vede, in un essere primordiale ma molto efficiente come la medusa, già si cominciano ad abbozzare quelle soluzioni tecniche che risulteranno innovative.



 

19-Vita dura





Una infinità di altri esseri dalle forme più strane fanno compagnia alle meduse. Ad esempio l’idra che ha una forma quasi identica alla medusa ma si presenta come un ombrello rovesciato e con i tentacoli rivolti all’insù. Le attinie, esseri colorati a forma di fiori che fanno ondeggiare lievemente i loro petali; le caravelle che, grazie ad un gruppo di cellule in grado di emettere un gas, riescono a galleggiare sul pelo dell’acqua. Un paesaggio così ricco di vita, forme, colori e movimenti, troverà la maniera di arricchirsi ulteriormente di forme viventi per un ulteriore periodo di duecento milioni di anni. Una vera e propria esplosione di forme viventi è in corso nei mari ; ma quello che più conta, per noi che oggi osserviamo e studiamo questi fenomeni, è che la vita diventa dura. Siamo nel periodo che geologicamente va sotto il nome di Cambriano, e, dopo essere stata per miliardi di anni “molle” la vita si sta costruendo le prime impalcature di supporto e di difesa destinate a diventare scheletri. Per i paleontologi sono delle vere e proprie impronte digitali in quanto i gusci, le conchiglie, le corazze, i rivestimenti rigidi, sono tutte cose che si fossilizzano e quindi giungono fino a noi. I mari del Cambriano sono accoglienti e tiepidi e sarebbe stato un piacere immergersi, per contrasto la terra è ancora deserta e lavica. Nel frattempo è ancora sotto il pelo dell’acqua che si svolge la nostra storia.





gusci e corazze         www.geometriefluide.com


Ormai gli oceani sono pieni di ossigeno e la vita può proliferare a tutti i livelli, indipendentemente dalla presenza o meno della luce del sole e del suo calore. Come si è detto ormai laggiù in fondo agli oceani la vita si è fatta dura ed infatti, accanto alle più svariate forme di esseri dalla consistenza molle, si cominciano a vedere strani vermiciattoli che procedono sui fondali protetti da un rivestimento duro a mò di corazza. Protetti all’interno di questo guscio, si sporgono o allungano strane proboscidi per catturare il cibo a loro necessario. Mezzi corazzati di vario tipo e forma spuntano un pò dappertutto sui fondali marini, alcuni dotati di aculei per difendersi dai predatori. Si sviluppano, in questo periodo tutta una serie di veri mostri marini dalle forme e dall’aspetto davvero inquietante. Degni di un autentico film dell’orrore, c’è la creatura con cinque occhi, simile ad un grappolo di funghi; quella a forma di salsicciotto e con degli aculei di difesa piazzati sul dorso; quella con la testa corazzata, gli occhi simili a due bottoni e il corpo affusolato da cui sporgono alcune paia di palette; quella con il corpo affusolato e rigonfio e munita di zampette con le quali cammina sul fondo melmoso; quella simile ad una lunga e stretta foglia argentea, agile e scattante, con un primitivo abbozzo di spina dorsale su cui si attaccano i muscoli. Tutti questi esseri dalle forme sempre più strane, nella loro infinita varietà, rappresentano una vera e propria svolta nella vita. Dopo le meduse e le idre, siamo passati ad individui che sono, in pratica, delle colonie super organizzate di cellule, racchiuse in un involucro e dotate di un’efficientissima divisione dei compiti. L’evoluzione di quei primitivi animali pluricellulari sarà avvenuta verso diverse direzioni, mettendo in atto tentativi di creare esseri efficienti, con risultati più o meno riusciti.




 

20-Fantasia





Quelle che durante il Cambriano popolano i mari, sono delle macchine perfette, molto fantasiose nelle forme, ricche di invenzioni biologiche, capaci di affrontare le sfide in un ambiente sempre più competitivo Mi vengono in mente, a tal proposito le sfilate d’alta moda. Non credo che la gente comune avrà mai occasione di indossare gli abiti creati dagli stilisti. Tuttavia nei laboratori delle sartorie dell’alta moda, dove i creativi si danno da fare, ad inventare nuove forme e nuove soluzioni, si opera con la consapevolezza che, solo con questa continua ricerca del nuovo e dell’assurdo, possono scaturire idee e soluzioni da applicare alla moda di tutti i giorni. Così la vita evolve proprio grazie alla continua ricerca che un particolare meccanismo  permette di operare tra infinite soluzioni possibili. Per restare in metafora, nel variopinto e rumoroso mondo della Formula uno dove i meccanici e i tecnici sono alla continua ricerca di soluzioni estreme, ai limiti del consentito, ed esperti piloti rischiano la vita, per propria libera scelta, utilizzando materiali





player gioconews

e soluzioni tecniche  sempre più innovative, tutto avviene anche con un preciso scopo. Quelle soluzioni che verranno giudicate più adatte, saranno adottate poi per la costruzione delle auto da immettere sul mercato. Saranno auto che risponderanno il più possibile ai requisiti di sicurezza e ad altri parametri ritenuti necessari dagli esperti e dai fruitori del prodotto finito. Era ovvio pertanto che, nel nostro mare primordiale, una volta formatasi, per montaggi successivi, una forma elementare di vita, capace di sostenersi autonomamente e di riprodursi, l’unico sistema per far progredire la vita e dare ad essa un senso, era quello di provare tutte le soluzioni possibili e immaginabili e tutte le forme che una bizzarra intuizione potesse immaginare. Così come la realtà è più romanzata di un romanzo e persino di una telenovela, così la fantasia che gli esseri viventi hanno avuto nel corso dei secoli ed ancora avranno in futuro è stata e sarà piena di sorprese che neanche il romanziere più fantasioso è in grado di immaginare. La vita, vedremo, le proverà di tutte per offrire ad un meccanismo che spiegheremo nei dettagli, di scegliere la soluzione più adatta. E soltanto il più adatto sarà degno di continuare a procreare grazie alla sua maggiore longevità. Esso però non sarà destinato a vivere grazie alla sua discendenza, in eterno, perché le condizioni ambientali potranno mutare e così muterà anche la sua richiesta verso gli esseri venuti al mondo. Sarà la continua e mutevole richiesta dell’ambiente nei confronti degli esseri viventi a determinare la loro evoluzione verso esseri sempre più complessi e sofisticati. Ma la nascita di sempre nuove forme non portò solo alla nascita di esseri più complessi, ma anche a qualcos’altro.

 

 

 



LA STORIA CONTINUA IL MESE PROSSIMO CON LA QUINTA PUNTATA...
MA INTANTO VORREI SOTTOPORVI LA BIBLIOGRAFIA GENERALE CHE MI HA INDIRIZZATO NELLO SCRIVERE QUESTA "STORIA DELLA MATERIA"






Gli ultimi tre minuti
Paul Davies
Il respiro della terra
Forese carlo Wezel
C'è spazio per tutti
Piergiorgio Odifreddi
Ai confini della vita
Vittorio Ravizza
La mente e le menti
Daniel Dennett
Il filo conduttore
Parisi-Tonello
Da zero a tre anni
Piero Angela
Perché non possiamo non dirci Darwinisti
Edoardo Boncinelli
Da zero a infinito. La grande storia del nulla
John D Barrow
I figli innaturali
David M Rorvik
La donna che mor dal ridereì
Ramachandran-Blakeslee
Quando comincio io?
Norman M Ford
Teorie del tutto
John D Barrow
Rinascimento prossimo venturo
Roberto Vacca
Cosa resta da scoprire
Giovanni F Bignami
Quark economia
Piero Angela
L'origine dell'uomo
Charles Darwin
Perché credo in colui che ha fatto il mondo
Antonino Zichichi
X-Files Scienza estrema
Michael White
Wonderwoman e Superman
John Harris
Ripensare la vita
Peter  Singer
I buchi neri. La fine dell'universo
John Taylor
La ricerca di Eva
Fabrizio Ardito    Daniela Minerva
Fermare il tempo
Enrico Trezzi
Il grande, il piccolo e la mente umana
Roger Penrose
Breve storia di quasi tutto
Bill Bryson
Il fiume della vita
Richard Dawkins
Preistoria dell'uomo
Lewis R Binford
Perché dobbiamo fare più figli
Piero Angela
Come io vedo il mondo
Albert Einstein
Dio e la scienza
Jean Guitton
I limiti dello sviluppo
Club di Roma
Geni e comportamento
Clark-grunstein
Piccolo atlante celeste
Giangiacomo Gandolfi
ALDILA'
Roberto Giacobbo
L'energia nucleare
Luigi de Paoli
L'Europa della preistoria
Renfrew
Nuove frontiere
Isaac e Janet Asimov
Intelligenza artificiale e metodo scientifico
Gillies
La bomba biologica
Taylor
L'ultima risposta di Einstein
 
Quando i cavalli avevano le dita
Stephen Jay Gold
la luna di Einstein
David Lindley
Dal Big Bang alle galassie
 
Non sparate sulla scienza
R Dunbar
Breve storia della scienza
Eirich Newth
Infinito
Tullio Regge
Non siamo solo di questo mondo
Hoimar von Ditfurth
Il lungo viaggio dell'uomo
Spencer  Wells                                                                                                                                                                                                            
Il punto di svolta
Fritjof Capra
Theilard de Chardin
Claude Cuenot
Antologia filosofica
Severino
Teoria della conoscenza
Russell
La cura che viena da dentro
Angelo Vescovi
Un' occhiata alle carte di DIO
Giancarlo Ghirardi
L'orologiaio cieco
Ricchard Dawkins
La stella più lontana
 
IL vangelo secondo la scienza
Odifreddi
Paura della fisica
Lawrence Krauss
Breve storia del futuro
Eirik Newth
I misteri dell'universo
Peter e Caterina Kolosimo
Seconda stella a destra
Amedeo Balbi
Il medioevo prossimo venturo
Vacca
L'alba del complrtamento umano
Alberto e Anna Oliveiro
la vita nell'universo di darwin
genebylinsky
L'enigma del dinosauro
John N. Wilford
Povere bestie
Silvana Castignone
Raccontare la Scienza
Piero Angela
Così parlò Nostradamus
Renucio Boscolo
Le origini dell'uomo
C. Darwin
La Bibbia aveva ragione
Werner Keller
La scienza e la pace
Oppenheimer, Einstein, Russell
Charles Darwin
Giuseppe Montalenti
Il vagabondo delle scienze
Isaac asimov
La particella di Dio
Leo Lederman
Il primo uomo
Kurten
Il mio infinito
Marghrita Hack
L'animale irrazionale
Danilo Mainardi
Figli di caino
Carlo Maria Martini
l'embrione
giovanni maria pace
genesi e big beng
gerald l. schroeder
Il codice della vita
Kevin Davies
L'universo e l'origine della vita
Daniel L. Altshuler
Alice nel paese dei quanti
Robert Gilmore
L'armonia meravigliosa
Edward O. Wilson
La ricerca di Dio
Paul Johnson
La teoria delle catastrofi
A.Woodcock  M. Davia
L'uomo primitivo
Boas
L'origine della vita
Francis Crick
La scienza non ha bisogno di Dio
Edoardo Boncinelli
Libera scienza in libero stato
Margherita Hack
Le metamorfosi della terra
Augusto Biancotti
Dal big bang ai buchi neri
Stephen Hawking
Alla conquista dello spazio
Francesco Valitutti
Insalate di matematica
Silvia Benvenuti
Il modello biologico
Ernst Mayr
Il paradiso clonato
Lee M. Silver
Darwin
Elena Milano
Dal big bang ai buchi neri
Stephen Hawking
La musica delle stelle
Fiorella Terenzi
L'occhio della mente
Nicholas Humphrey
Nel cosmo alla ricerca della vita
Piero Angela
La grande svolta
E. E. Vardiman
I signori del tempo
John Boslough
Perché accade ciò che accade
Andrea Frova
Angeli, Dei, Astronavi
Roberto Pinotti
Il canone della scienza
Natalie Angier
Bravo Brontosauro
Stephen Jai Gould
E l'uomo venne sulla terra
Fiorenzo Facchini
Il collasso dell'universo
Isaac asimov
Il giardino delle particelle
Gordon Kane
Vi racconto l'astronomia
Margherita Hack
Le origini dell'umanità
Richard Leakey
La ragazza e il professore
Jean Claude Carrière
Gli alberi non crescono fino in cielo
Stephen Jay Gould
Uomini e bestie
Ettore Tibaldi
Chi siamo
Luca e Francesco Cavalli-Sforza
L'uomo dei quanti
Lawrence Krauss
Storia di Dio
Karen Armstrong
Breve storia dell'uomo
Gerhard Staguhn
La mente di Dio
Paul Davies
L'origine dell'universo e l'origine della religione
Fred Hoyle
La mente nuova
Roger Penrose
La freccia del tempo
P. Coveney  R. Highfield
I pilastri del tempo
Stephen Jay Gould
Viaggi nella scienza
Piero Angela
Storia della scienza moderna
Maurizio Mamiani
Il matematico impertinente
Piergiorgio Odifreddi
Tutto, e di più
David Foster Wallace
Il più grande spettacolo della terra
Richard Dawkins
Il secolo Biotech
Jeremy Rifkin
Ascoltare l'universo
Alfred Tomatis
Bravo Brontosauro
Stephen Jay Gould
Perché la scienza
Luca e Francesco Cavalli-Sforza
Dio e la religione
Bertrand Russel
La macchina per pensare
Piero Angela
Il mistero Uomo
John C. Eccles
Le menzogne di Ulisse
Piergiorgio Odifreddi
Il racconto dell'uomo
Arnold J. Toynbee
Bollicine di futuro
Autori Vari
Scienze ed emergenze planetarie
Antonino Zichichi
L'arcobaleno della vita
Richard Dawkins
Passeggiata aleatoria
Nuno Crato
L'iniverso sapiente
gerald l. schroeder
T.Rex e il cratere dell'apocalisse
Walter Alvarez
Dio e la scienza moderna
Roberto Timossi
La straordinaria storia della vita sulla terra
Piero e Alberto Angela
Oceano il gigante addormentato
Piero Angela -Lorenzo Pinna
Lo spazio è una questione di tempo
Albert Einstein
L'origine delle specie
Charles Darwin
Pensieri di un uomo curioso
Albert Einstein
La Bibbia per tutti
Kenneth C. Davis
Dizionario di filosofia
Gremesè -Larousse
L'universo invisibile
Isaac asimov
Il cervello, la mente e l'anima
Edoardo Boncinelli
Storia della terra
Claude Allègre
Una fortuna cosmica
Paul Davies
La straordinaria avventura di una vita che nasce
Piero e Alberto Angela
Profezie oltre il 2000
Roberto Pinotti
Quadri della natura
Alexander Von Humboldt
Le origini dell'uomo
Fondazione Pfizer
La tribù di Caino
Franco Prattico
Dio e la nuova fisica
Paul Davies
Al di là di ogni ragionevole dubbio
Sean B. Carrol
Invenzioni e inventori
Charles Pinati
L'avventura dell'uomo
Fiorenzo Facchini
Mondi possibili
Freeman Dyson
Breve storia del mondo
Ernst H. Gombrich
Dal caos … alla coscienza
Franco Prattico
Il cielo sotto la terra
Ettore Perozzi
Nel buio degli anni luce
Piero Angela
Gli umani prima dell'umanità
Robert Foley
Nulla succede per caso
Robert H. Hopcke
La grande storia del tempo
Stephen Hawking
Domani!
Isaac Asimov
Dinosauri
Scientific American
Da dove viene la vita
Paul Davies
Dalla nascita del linguaggio alla babele delle lingue
Robin Dunbar
La prova matematica dell'inesistenza di Dio
John Allen Paulos
I primi tre minuti
Steven Weinberg
La nostra specie
Marvin Harris
Ragione per cui
Andrea Frova
Premi e punizioni
Piero Angela
La scienza divertente
Caprara- Belloni
Grande come l'universo
Isaac Asimov
Segni di vita
Susan e Robert Jenkins
Corpo e libertà
Amedeo Santosuosso
Impossibilità
John D. Barrow
In principio era Darwin
Piergiorgio Odifreddi
Civiltà extraterrestri
Isaac asimov
Inizio del tempo e fine della fisica
Stephen Hawking
La gioia del pensiero
A. Einstein
L'origine dell'universo e l'origine della religione
Fred Hoyle
L'immaginazione della natura
Natalie Angier
L'uomo e la marionetta
Piero Angela
Il perché non lo so
Margherita Hack
Paleontologia generale
Aart Brouwer
Il caso e la necessità
Jacques Monod
La società suicida
Gordon Rattray Taylor
Il primo uomo
Bjorn Kurten
La sfida e la visione
Ervin Laszlo
Atmosfera Istruzioni per l'uso
Pero Angela- Lorenzo Pinna
Siamo soli?
Paul Davies
Le sette meraviglie del cosmo
Jayant Vishnu Narlikar
Dal big bang ai buchi neri
Stephen Hawking
Charles Darwin
Giuseppe Montalenti
Bioetica laica
Umberto Scarpelli
Il computer di Dio
Piergiorgio Odifreddi
La fine delle certezze
Ilya Prigogine
L'irresistibile fascino del tempo
Antonino Zichichi
Un saggio mi ha detto
Alessandro Cecchi Paone
Come costruire una macchina del tempo
Paul Davies
Miliardi e miliardi
Carl Sagan
Quale futuro?
Aurelio Peccei
Charles Darwin
Giuseppe Montalenti
Eta: Quattro miliardi di anni
Richard Fortey
I misteri del tempo
Paul Davies
Clima rovente
Ross Gelbspan
Il mondo infestato dai demoni
Carl Sagan
Cloni
Gina Kolata
L'universo come opera d'arte
John D. Barrow
La strategia della genesi
Stephen H. Schneider
L'origine delle specie
Charles Darwin
La più bella storia del mondo
Autori vari
Viaggio nel mondo del paranormale
Piero Angela
La scienza della felicità
Francesco e Luca Cavalli Sforza
Prima del big bang
Martin Bojowald
La formula segreta dell'universo
Peter Plichta
La straordinaria storia dell'uomo
Piero e Alberto Angela
Viaggio nel cosmo
Piero e Alberto Angela
Il comportamento degli animali
R.e B. Chauvin
Un fisico in salotto
Guido Corbo
Cinque ipotesi sulla fine del mondo
Lorenzo Pinna
La chiave segreta per l'universo
Lucy e Stephen Hawking
Ordine e disordine
Luciano De Crescenzo
La faccia
Daniel McNeill
La sfida del secolo
Piero Angela e Lorenzo Pinna
Misteri antichi
Michael Baigent
La favola dell'universo
Coyne-Giorello-Sindoni
La vasca di Archimede
Piero Angela
Il futuro dell'energia
Valerio Rossi Albertini-Mario Tozzi
Dizionario degli esseri umani fantastici e articiciali
Vincenzo Tagliasco
La delusione tecnologica
Orio Giarini-Henri Loubergé
Identikit del cervello
Luciano Mecacci
La gaia scienza
F. W. Nietzsche
Poesia dell'universo
Robert Osserman
Buchi neri e universi neonati
Stephen Hawking
Le biotecnologie
Marcello Buiatti
I limiti della popolazione mondiale
Lester R. Brown
Organismi geneticamente modificati
Anna Meldolesi
Le domande della vita
Fernando Savater
I sei numeri dell'universo
Martin Rees
Niente di questo libro è vero
Bob Frissell
La bellezza e la scienza
Enzo Tiezzi
Le menzogne di Ulisse
Piergiorgio Odifreddi
L'evoluzionista riluttante
David Quammen
Breve storia della conquista dello spazio
Daniele Bedini
Bioetica
Gianna Milano
Einstein
Jeremy Bernstein
La vita meravigliosa
Stephen Jay Gould
Il cosmo intelligente
Paul Davies
La fisica sotto il naso
Andrea Frova
Il brodo primordiale
Riccardo Pazzaglia
Filosofia nuove istruzioni per l'uso
Ermanno Bencivenga
Viaggiatori del tempo
Peter Kolosimo
La nostra specie
Marvin Harris
l'universo alle soglie del duemila
Margherita Hack
L'infinito
Antonino Zichichi
 
 

 

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